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Paesaggio Olivetato Storico della Valle Umbra - Trevi, Auditorium San Francesco Complesso museale 5 dicembre 2014 - COMUNICATO STAMPA

Il Paesaggio Olivetato Storico della Valle Umbra è elemento caratterizzante dell'identità regionale che ci parla della sua storia, delle tradizioni della sua gente e dell'eccellenza di un olio extravergine riconosciuto come unico.
La salvaguardia di questo paesaggio diventa missione imprescindibile per tutti coloro che si trovano a decidere il futuro di questa terra.
Il convegno organizzato a Trevi venerdì 5 dicembre 2014 è stato l'occasione per una giornata di studio e di confronto sul tema. Dopo i saluti da parte del Presidente della Fondazione Villa Fabri-Sindaco di Trevi, Bernardino Sperandio, dell’Architetto Soprintendente ai Beni Architettonici dell’Umbria, Anna di Bene, e del Direttore dell’Associazione nazionale Città dell’Olio, Antonio Balenzano, sono iniziati i lavori della mattinata coordinati dal professore Francesco Tei, Direttore del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università di Perugia.
Le relazioni hanno presentato il paesaggio olivetato storico di Trevi e della Valle Umbra sotto gli aspetti storici, antropologici, paesaggistici, ambientali e quale importante riserva di biodiversità. Nel corso del convegno è emersa l’importanza di raffigurare il territorio olivetato storico come paesaggio culturale, forma spaziale della storia dell’uomo abitante. 
Dai lavori è quindi emersa la necessità di conservare questo paesaggio con un approccio dinamico che tenga conto delle diverse componenti che lo hanno determinato e che concorrono ancora oggi alla sua vitalità. Gli uliveti gradonati con i muretti di pietra a secco che ne definiscono la trama sono stati già inseriti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici.
Si tratta in particolare dell’area pedemontana che borda a oriente la Valle Umbra, occupando una superficie di 2286 ha e che ricade nei territori comunali di Trevi, Spoleto, Spello e Assisi. L’importanza di questo ambiente è testimoniata anche dalla candidatura dei Paesaggi Olivetati Storici del Mediterraneo quali potenziali siti Unesco.
La seconda parte della giornata di studio, i cui lavori sono stati coordinati dalla professoressa  Biancamaria Torquati del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università di Perugia, è stata incentrata sulla presentazione di analisi e proposte per il paesaggio olivetato storico di Trevi a cura del “Laboratorio sul paesaggio olivetato storico” che annovera al suo interno il mondo accademico, alcuni liberi professionisti e la Fondazione Villa Fabri.
Si è partiti dal paesaggio olivetato di Trevi, presentandone i luoghi e le forme.
Sono stati quindi evidenziati tramite analisi specifiche i punti di forza e di debolezza di questo territorio applicando metodologie di valutazione storico e ambientale, analisi economiche e relative potenzialità, legate sia all’ulteriore sviluppo turistico locale, che annovera comunque numeri  già molto interessanti, ma anche alla creazione di una filiera olivicola sostenibile che può considerare tra le novità il valore aggiunto di un bilancio positivo in termini di  carbon footprint.
Le conclusioni curate dal Presidente della Fondazione Villa Fabri hanno gettato le basi per avviare una progettazione integrata multidisciplinare, inserendosi nella metodologia progettuale dei Contratti di Paesaggio, che partendo dal territorio di Trevi vuole raggiungere il giusto equilibrio tra conservazione e sviluppo economico sostenibile del territorio.

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