Abbonda di arbusti selvatici e di cornioli il parco che incornicia Villa Paolina (detta per ciò anche “del crognolo”). Il vasto complesso si sviluppa su un ripiano ondulato stretto tra scoscese balze di tufo, lungo la via che da Porano si dirige verso Bagno Regio, nell’Orvietano. L’esuberanza arborea del parco, che ne fonda l’impianto paesistico e che il Perali considerava quale vero valore del complesso, la nasconde alla vista ma al tempo stesso costituisce una peculiarità nel contesto insediativo circostante, essendo ritenuto uno degli esempi storici di maggiore rilevanza in Umbria, come uno scrigno nasconde il suo tesoro.
Il viale principale, definito da siepi, si allunga dall’esedra d’ingresso, si allarga in un piazzale ellittico ornato da una fontana e da due cedri secolari e prosegue aldilà del corpo della villa, in quattro file parallele di cipressi secolari, attraversando la proprietà in tutta la sua lunghezza. Con esso s’interseca tutta la serie di viali ortogonali che si allungano fino al limite del parco. Lungo il viale d’ingresso secondario, all’altezza della limonaia, si può trovare il giardino all’italiana caratterizzato da una cinta muraria nella parte di fondo che lo racchiude ed è decorata dalla fontana delle conchiglie, con un nicchione centrale e due nicchie laterali più piccole.
Alla composizione settecentesca si è aggiunta, nella parte nord orientale, la sistemazione ottocentesca a parco “all’inglese”, a cura dei Viti Mariani, di cui sono ancora riconoscibili il viale esterno di ippocastani ed altre specie arboree.
Nel 1706 il marchese Giovan Battista Gualtiero ordinò la costruzione della villa che aveva l’intenzione di utilizzare come residenza estiva per i prelati. Del resto, la vocazione del luogo era già definita dalla preesistente struttura monastica. Tuttavia, il destino del complesso lo trasformò, più tardi, in una importante residenza di rappresentanza. Dal 1874 il complesso subì un processo di notevole trasformazione per volontà della famiglia Viti Mariani, prima di entrare in possesso della famiglia Casini, nel Novecento. Dagli anni Ottanta la villa è proprietà della Provincia di Terni.
L’edificio principale risulta dalla composizione di un corpo centrale con due ali laterali. All’ingresso preminente si accede dalla bassa terrazza collegata al giardino da una doppia scalinata semicircolare. Tutte le finestre della facciata sono ad arco, inscritte in edicole. Il retro è molto semplice con il balcone centrale che si affaccia sulla piccola corte stretta tra le due ali laterali. All’interno, la villa conserva molte sale decorate di gusto ottocentesco e una galleria decorata a grottesca. Il complesso è completato dagli edifici minori, quali la limonaia, il casale e le due strutture lunghe e strette disposte ai lati dell’esedra semicircolare del cancello d’ingresso, un tempo adibite a edifici di servizio.
Attualmente gli spazi interni di Villa Paolina sono utilizzati dall’Istituto per l’agroselvicoltura del CNR, la limonaia è adibita a sala polivalente, mentre gli spazi esterni sono aperti al pubblico durante il periodo estivo e vengono frequentati specie in occasione di feste popolari, di concorsi ippici e della mostra canina internazionale. BIBLIOGRAFIA A. DURANTE, Ville parchi e giardini in Umbria, Roma, 2000, Pieraldo Editore REGIONE DELL’UMBRIA, Censimento di ville, parchi e giardini, Roma, 1991 REGIONE DELL’UMBRIA, Elenco di ville, parchi e giardini, Perugia, 1973 AMONI D., Castelli fortezze e rocche dell'Umbria, Perugia, Quattroemme, 1999. CANOSCI D., Ville e grandi residenze di campagna nell’Umbria settentrionale (parte prima), “Quaderni dell’Istituto Policattedra di Geografia”, Università degli Studi di Perugia, 9 (1987), pp. 117-156. ID., Ville e grandi residenze di campagna nell’Umbria settentrionale (parte seconda), “Quaderni dell’Istituto Policattedra di Geografia”, Università degli Studi di Perugia, 10 (1988), pp. 133-168. ID., Ville e grandi residenze di campagna nell’Umbria settentrionale (parte terza), “Quaderni dell’Istituto Policattedra di Geografia”, Università degli Studi di Perugia, 12 (1990), pp. 55-88. ID., Ville e grandi residenze di campagna nell’Umbria settentrionale (parte quarta), “Quaderni dell’Istituto Policattedra di Geografia”, Università degli Studi di Perugia, 13 (1991), pp. 5-34. DESPLANQUES H., Campagne Umbre (trad. A. Melelli), Regione dell’Umbria, Perugia, Tipografia Guerra, 1975. REGIONE UMBRIA Assessorato alle Politiche Agricole e Agro-alimentari e Aree Protette, Direzione regionale Agricoltura e Foreste Aree Protette Valorizzazione dei Sistemi Naturalistici e Paesaggistici, Servizio Aree protette Valorizzazione dei Sistemi Naturalistici e Paesaggistici, Villa Fabri- ambiente paesaggio cultura. GIACCHE’ G., Appunti: “La Memoria degli assenti”, Perugia, 2010. FONTI WEB http://www.comune.porano.tr.it/it/villa_paolina.html http://www.orvietoexpo.it/paolina.asp