Giardino Pampanini
L’edificio, inizialmente progettato ad un solo livello per ridurre il suo impatto visivo è stato poi rimodulato su due piani per ampliare l’area del giardino, richiamando il motivo della sistemazione del terreno agrario a terrazzi con la parziale copertura del piano terreno a prato e l’arretramento del secondo piano rispetto al prospetto principale. Il carattere della “ruralità” dello spazio è stato rafforzato con la modellazione del giardino a ciglioni e con la presenza degli olivi.
Descrizione della composizione. Le contenute dimensioni del sito risultano amplificate dalla distribuzione del giardino che è stato organizzato, sfruttando il dislivello del terreno, in due ambiti in corrispondenza degli accessi; quello superiore, carrozzabile, che costituisce l’ingresso principale al primo piano dell’abitazione, con un diretto accesso al giardino pensile che ricopre parzialmente il piano terreno dell’edificio.
Una rampa gradonata, ricavata nella roccia affiorante e sistemata a giardino roccioso, assicura il passaggio con il sottostante giardino sistemato a ciglioni, a cui si può accedere direttamente dal viale di collegamento con la città con un ingresso pedonale.
Proprieta': Privata
Foto del Parco/Giardino
Utilizzo
Approccio geografico paesaggistico. Pendici del Monte Subasio ad immediato ridosso del centro storico di Assisi, in continuità con la fascia pedemontana in cui è stata costruita la città. Il giardino si inserisce nell’unica area di espansione urbana prevista dal piano regolatore, progettato da Giovanni Astengo nel 1958.
Dal giardino la vista sul paesaggio della Piana di Assisi è schermata dal filare di querce che costeggia la strada sottostante e che nasconde alla vista esterna il giardino, occultato anche dalle siepi addossate alla recinzione che delimita la proprietà.
La peculiarità di questo giardino risiede nel rapporto con il fabbricato. La preoccupazione del paesaggista, trattandosi di un intervento in un’area all’epoca non ancora urbanizzata, è stata quella di ridurre l’impatto dell’edificio, al punto che lo stesso Porcinai aveva definito l’opera “la casa che non c’è”.
La successiva costruzione nell’immediato intorno sia di villette, che di edifici a schiera ha completamente alterato il carattere “rurale” del contesto. Nonostante le contenute dimensioni del sito, la sistemazione progettata da Porcinai è stata orientata, da un lato, a dilatare lo spazio attraverso l’organizzazione di percorsi e punti di sosta; dall’altro, a schermare il giardino in modo da ridurre l’effetto urbano della lottizzazione.
Le peculiarità degli elementi compositivi. Una particolarità di questo giardino è costituita dalla rampa gradonata di collegamento esterno fra i due livelli dell’abitazione e del giardino, incastonata nella formazione rocciosa del terreno e naturalizzata con un rivestimento vegetale. Altra caratteristica sono le sedute in pietra lungo il percorso pedonale di attraversamento del giardino, alloggiandole nelle nicchie ricavate nel gradone fra i due livelli del terreno.
Paesaggio Regionale: Valle UmbraContesto: Suburbano
Foto del Paesaggio
Parco e/o giardino
Epoca di realizzazione: 1962-1972
Autore/i: Pietro Porcinai, in collaborazione con l’arch. Vincenzo Costa
Elementi compositivi: Progetto unitariamente concepito per la realizzazione di un nuovo edificio destinato a residenza familiare e a studio professionale, compresi gli arredi e le finiture interne, e la sistemazione a giardino dello spazio esterno.
Emergenze botaniche: Significativo esemplare di Ficus repens addossato alla parete che delimita l’ingresso principale; composizione di “piante per un giardino roccioso” (Plumbago larpentae, Thymus serpylllum, Verbena Pulchella, Primula veris, Convolvulus cneorum); esemplari di Olea europea che documentano il precedente assetto agricolo del sito .
Stato di conservazione: ottimo
Biglietto di ingresso: No
Accessibilita' ai disabili: No
Biglietto di ingresso: No
Accessibilita' ai disabili: No
Indirizzo: Via delle Querce, 74
Localita': Assisi
Citta': Assisi
Comune:
ASSISI (PG)